La grande paura
La grande paura, per ora è passata.
Forse è il caso di fare qualche considerazione a freddo. Speriamo non ci tornino utili per il futuro.
Questa è la prima analisi, poi proseguiremo nelle prossime settimane.
E’ mia impressione che non siamo stati capaci di cogliere l'occasione per dire a questo mondo: ehi, avete capito che era tutto sbagliato?
Avete capito che è stato un errore dimenticare i valori che contano davvero?
Siamo stati messi di fronte alla fragilità dell'esistenza, abbiamo provato l'angoscia della paura, ci siamo sentiti sperduti in una notte che sembrava non finire. E non siamo riusciti ad accendere la luce. Non siamo riusciti a dire con forza: noi sappiamo come si accende la luce!
Ce lo ha insegnato Wojtyla:
NON ABBIATE PAURA!
Se, delle tre virtù, non avete la prima, usate la seconda: la Speranza!
Noi cristiani, a ragione, abbiamo di che sperare.
Sappiamo che ci aspetta un futuro di pace e serenità.
E così adesso ne usciamo più deboli, frastornati, un po' confusi. Incapaci di comprendere la lezione epocale che ci è stata impartita.
Ahimè, ci siamo inginocchiati di fronte all'unico altare a disposizione: quello della Scienza onnipotente.
E del suo sommo profeta: il Santo Virologo,